Quell’ #antico #pregiudizio contro le #donne

“Contro le donne” di Paolo Ercolani

di Francesca Bolino (Repubblica Cult 1/.7/16)

Uterine, instabili, irrazionali, inaffidabili, emotive, foriere dei mali e delle disgrazie peggiori. Antisociali. Il filosofo Paolo Ercolani si cimenta in un esercizio politicamente corretto ma non per questo meno impervio: tentare una decostruzione del “più antico” pregiudizio, quello contro le donne, con gli strumenti propri della filosofia, critica e autocritica. Se sono stati i filosofi i più autorevoli a concettualizzare e perpetuare il pregiudizio è a partire da loro che questo pregiudizio va ricostruito e demolito. «Non si tratta soltanto di superare una miserevole e immotivata ingiustizia contro il genere femminile – scrive Ercolani –, ma chiudere definitivamente le vergogne di cui è stato capace l’essere umano». Quel “definitivamente” è davvero ottimistico, ma l’esercizio è ammirevole, tanto più perché mirato non solo a un astratto filosofare, bensì orientato a ricadute di ordine pratico. Per esempio individuare un nuovo modello di economia politica che tenda a ridurre le disuguaglianze sociali e a un ripensamento del modello di sviluppo. Non sono solo le economiste donne a sostenere che l’occupazione femminile è un moltiplicatore di crescita per il sistema. È che tuttora, soprattutto in Italia, mancano politiche orientate a favorire l’occupazione femminile. Da Platone ad Aristotele, da Tommaso ad Agostino ciò che si chiedeva alla donna per legittimarsi nella comunità era di rinunciare al suo genere e conformarsi all’uomo. A questo il pensiero femminile e femminista (Luisa Muraro, Adriana Cavarero, Luce Irigaray) ha innanzitutto reagito affermando l’alterità della donna, la specificità del genere come “orizzonte di riconoscimento” contro la ragione e la natura messe in campo da intere armate di filosofi maschi. Il pensiero misogino ha commesso un errore etico-morale e uno scientifico-esistenziale comprimendo i diritti di metà dell’umanità sulla base di presupposti infondati. Un’efficace teoria dell’umano dovrebbe liberarsi dal narcisismo di genere, ritornando per esempio, al De Rerum Natura di Lucrezio capace di verità semplici come questa: «In alcun modo è stata divinamente approntata per noi la natura del mondo».

CONTRO LE DONNE di Paolo Ercolani MARSILIO PAGG. 318 EURO 17,50

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