2 commenti su “Maurizio #Bettini, A che servono #Greci e #Romani”

  • Grazie gentile Licia per questo bel link che mi ha fatto rivedere il prof. con cui mi sono laureato (sugli aspetti linguistici e poetici “jakobsoniani” di Plauto…).

    Ultimissimamente ho comprato e sto leggendo “Il femminile tra mancanza e desiderio!”, di G.Sassanelli, un “maestro” della psicoanalisi italiana: sono rimasto colpito da quanto materiale sia tratto dai miti greci e latini. Sono contento che anche negli psicoanalisti ci sia stato un salto di qualità: non si cerca più l’INTERPRETAZIONE di un mito, ma il “portato”, il clima in cui si immettono i protagonisti.

    Penso che questi migliioramenti siano anche merito di quelle persone che hanno lavorato come Bettini.

    Certo la scuola concreta, cioè voglio dire imposizioni da Roma, iniziative, metodi, da una parte li applaude, dall’altra toglie interesse a loro e ai loro argomenti, scaraventando quintali di cose inutili su alunni e insegnanti, anche e soprattutto quelli del liceo classico

  • L’innovazione nell’insegnamento delle lingue e letterature classiche non può non passare attraverso un serio e approfondito confronto con la contemporaneità. Purtroppo, molti addetti ai lavori, per ragioni che sono sotto gli occhi di tutti, “tamquam ad saxum adhaerescunt” di fronte alla revisione (epistemologicamente fondata) della didattica delle discipline classiche.

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