Un commento su “#map #homeland #characters #Iliad”

  • Grazie gentile Licia, oltre a una notevole utilità della mappa, è interessante la domanda che si fa l’autrice del blog pubblicandola.

    Io credo che la chiave per capire Omero sia il nostro Ariosto dell’Orlando furioso: il rimettere insieme geografia vera e fantastica, “fatti” letterari e storici, modo antico e medioevale e moderno (si pensi al fucile di Cimosco e agli scudi lunghi e tondi degli analitici e degli unitari!). Insomma voglio dire: secondo me entrambi non partivano dalle storie, dalla Storia, dai luoghi… inversamente: partivano da personaggi (CIOE’ DA “TOTEM” DI ATTEGGIAMENTI) e li ridistribuivano su storie, Storia, geografia, sogni, teconologie…

    Cosa vuol dire per me oggi essere Ruggero? e Astolfo? e Achille? e Agamennone?

    Naturalmente sto parlando di Omero come di un autore…; beh, ricordiamo la posizione di Raoul Schrott, magistralmente riassunta da V.M. Manfredi sulla stampa del 24 dicembre 2007: Omero un vero autore della scuola cipriota del 600 a.C., e Troia più a Sud di quanto la si pone, tutt’ora.

    E’ chiaro che poi ci sono state aggiunte, perdite, cambiamenti. Beh: storie come il Menandro perduto e poi ritrovato, gli Apocrifi e i Canonici, glierrori marchiani di Voltaire sulla Bibbia, ma la Bibbia comunque in effetti composita, dovrebbero parlar “abbastanza” chiaro su certi fenomeni…

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