“Didattica per #competenze, #curricolo #verticale, #valutazione #formativa: possono sembrare le parole facili di un gergo superficiale. Forse. Ma andiamo più in profondità: 1) curricolo verticale come “discontinuità” negli apprendimenti, ma con una visione d’insieme per renderli più efficaci; 2) didattica per competenze, per dare “senso” alle conoscenze e alle abilità, per favorirne un uso “intelligente” da parte dei ragazzi; 3) valutazione formativa, non per essere “buonisti”, ma per stimolare e accompagnare i ragazzi verso buoni risultati” (Cerini). Un esempio: didattica della “comprensione”, come competenza trasversale all’italiano e alla matematica.