DIDATTICA DEL LATINO E IPERTESTUALITA’:
UNA PROPOSTA IN RETE*

di Licia Landi  (docente del Liceo Classico “S. Maffei” di Verona)
* articolo pubblicato nel numero di febbraio 1999 della rivista Quipo Web

Nuove tecnologie e cultura classica? Al suono di queste parole sarà facile vedere molti inorridire e mostrar “in capo, qual istrice pungente, irti i capegli1“. Eppure, nonostante sia opinione purtroppo diffusa che niente sia tanto lontano dallo sviluppo delle tecnologie informatiche quanto gli studi classici, non solo non esiste alcuna incompatibilità fra i due mondi, come possono facilmente mostrare le numerose risorse per lo studio della cultura classica presenti in Internet o le basi di dati testuali su CD-Rom, ma l’impiego degli strumenti informatici può persino diventare un prezioso alleato nella prassi didattica quotidiana delle lingue e letterature antiche nella scuola superiore.

A titolo di esempio, racconterò l’esperienza della progettazione e della costruzione dell’ipertesto ” Il saggio e il tempo”, compiuta insieme alla mia classe (terza D del  Liceo Classico “S. Maffei” di Verona), durante l’anno scolastico ’97-’98, sulla base della lettura del “De brevitate vitae” di Seneca, una delle opere latine che avevamo scelto di presentare all’Esame di Maturità.

La filosofia di Seneca non conosce mode. I giovani amano quest’autore per la perenne attualità dei temi trattati, per la sua umanità, per il suo rifiuto dell’accademismo e delle definizioni troppo teoriche; tuttavia, non è infrequente che alcuni alunni incontrino delle difficoltà nella trattazione dei concetti, perché le linee del discorso nei “dialogi” non si sviluppano ordinatamente.

In effetti, “la trama logica del discorso si smaglia in un fitto balenio di sententiae, ognuna fine a se stessa2” e così, per comprendere a fondo la dottrina di Seneca, bisogna ricostruire l’impianto strutturale nell’intreccio dei concetti ripresi dallo Stoicismo e da altre filosofie, delle molte novità del suo pensiero (“est et mihi censendi ius3“), di complesse problematiche (fisiche, metafisiche, etiche e psicologiche) e di digressioni . E’ una prosa “irrelata che ha tanti centri4“, in cui la connessione concettuale va ricercata su base associativa.

Il progetto “Il saggio e il tempo”, sollecitato da questi presupposti,  rispecchia le strategie d’approccio e il metodo di lettura e d’analisi seguito dalla classe.

Questi, in breve, i momenti attraverso i quali si è svolto il lavoro. Tutta la classe, dopo aver letto e  tradotto il testo, ha formulato ipotesi che sono state verificate mediante una prima schedatura. Collettivamente sono state costruite delle mappe concettuali, con focalizzazione privilegiata sui nuclei tematici, sulle parole chiave, sugli aspetti linguistici e stilistici e sulla filosofia.

Per meglio comprendere il pensiero di Seneca sono stati, poi, cercati (anche, con l’ausilio di basi di dati testuali in formato elettronico e di software specifico per l’analisi e per concordanze dinamiche) testi tratti da altre opere dello stesso autore, e, per una più precisa definizione della figura del saggio nei confronti della morte, sono stati letti e tradotti dagli alunni alcuni passi dell’ “Apologia di Socrate” di Platone. Il contesto storico, infine, è stato ricostruito sulla base delle notizie desunte da alcuni capitoli degli “Annales” e delle “Historiae” selezionati per il percorso di studio riguardante Tacito. Dopo la stesura di schede analitiche, sono state redatte delle sintesi critiche collegate per mezzo di links, secondo il principio associativo proprio dell’ipertestualità,  per evidenziare la peculiarità della “scrittura” senecana che, tesa alla ricerca dell’espressione concisamente epigrammatica, conferisce alla parola rilievo sia stilistico, sia lessicale (vedi, per es, il linguaggio tecnico nelle metafore), sia concettuale.

La comprensione della struttura dell’opera e l’enucleazione dei concetti base ha aiutato gli alunni a padroneggiare il pensiero di Seneca; la progettazione della mappa di navigazione dell’ipertesto, con i diversi snodi , ha stimolato un approccio più consapevole ai vari ambiti in cui si articola lo studio del Latino.

L’ipertesto “Il saggio e il tempo”, pensato e “scritto” per la Rete, privo, cioè, di inutili appesantimenti grafici che ne renderebbero disagevole la consultazione e corredato di una apposita sezione collegata a specifiche  risorse presenti in Internet, è attualmente visitabile all’URL https://www.licialandi.com .

1 Parini G., Il Mattino, vv. 53-54

2 Traina, A., (1978) Lo stile “drammatico” del filosofo Seneca, Bologna, p.26

3 Seneca, De vita beata 3,2

4 Traina, A., (1978) Lo stile “drammatico” del filosofo Seneca, Bologna, p.26