ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Salutiamo con approvazione spunti come quello contenuto nel link qui sotto riportato: è un primo passo. Ma il vero miglioramento “in fieri” sull’alternanza (che personalmente approvo come idea, ma non nella sua attuale applicazione) ci sarà quando la sua applicazione riguarderà TOTALMENTE periodi non scolastici (vacanze natalizie e vacanze estive): solo così sarà una responsbilizzazione dei ragazzi, senza provocare sussultorie e dissultorie interruzioni di percorsi didattici già abbastanza taglieggiati da una scuola ormai priva di concentrazione e di senso di Gestalt, cioè di visione generale, correlata e globale del sapere (o, se si è obbligati a seguire la moda verbale, delle competenze). Inoltre, c’è da dire che le scuole tecniche e professionali avevano già loro “alternanze” prima dell’alternanza, mentre per i licei, soprattutto quelli “da ordinamento”, 100 ore sono troppe: la quota andrebbe ridotta almeno del 50%. Bisognerebbe avere il coraggio di un’analisi critica sincera, e pensare che persone non ricche e però meritevoli hanno nella frequentazione di certi argomenti culturali – dai 12 ai 18 anni – l’ultima e unica occasione di praticare direttamente dialoghi e saperi critici.