A me il gradito ma non
facile compito, data l’esiguità del tempo a disposizione, di condurvi,
attraverso una “navigazione” guidata, all’interno dei materiali già
elaborati o in corso di elaborazione nell’ambito del progetto di ricerca dal
titolo “Multimedialità e interattività nella didattica della letteratura mediolatina”,
in via di svolgimento presso il Dipartimento di Linguistica, Letteratura e
Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Verona. Spero che
le poche ma significative immagini che proietterò ora sullo schermo
contribuiscano a rendere più chiaro e incisivo quanto sto per
dirvi.
Oggetto di questa prima
“applicazione” di didattica multimediale della letteratura latina medievale
è Gregorio di Tours agiografo. Trattandosi di un autore che “nel ricco
panorama della produzione agiografica latina altomedievale … occupa un posto
di primissimo piano per la quantità, la varietà e la qualità letteraria dei
suoi scritti agiografici”,
i materiali raccolti e ipermedialmente organizzati serviranno non solo a
conoscere meglio la produzione agiografica del nostro autore, ma getteranno
sicuramente luce anche sulla percezione e sulla rappresentazione che della
santità si ebbe in Occidente nel corso del VI secolo. E’ per questo che
nella copertina il titolo Gregorio di Tours agiografo è accompagnato
dal sottotitolo Santi e santità dell’Occidente cristiano nel VI secolo:
Nella
copertina è riprodotta l’immagine di un trono episcopale altomedievale,
simbolo del potere religioso ma anche civile dei vescovi della Gallia del VI
secolo. Dalla copertina sono previsti quattro possibili “ingressi” ai
materiali contenuti nel CD - Rom.
Il primo (Introduzione)
conduce alla presentazione del progetto e, mediante un’agile guida all’uso,
ne evidenzia le potenzialità didattiche e di ricerca. Il secondo (Testi)
consente all’utente di accedere all’intero corpus degli scritti
agiografici di Gregorio di Tours. Il terzo (Indice) contiene un
sistema di indici organizzato ad albero, una sorta di iperindice dalle
molteplici diramazioni. Il quarto (Ricerca) permette di raggiungere,
digitando una parola, tutti i testi dove essa ricorre.
Proviamo ad
attivare il link “indice”. Ecco quanto appare sullo
schermo:
Tutti i links presenti in
questa pagina sono attivi. Mi limito a richiamare la vostra attenzione in
particolare su due di essi, quello relativo ai “percorsi didattici”
(sia specimina di lezioni ipermediali di carattere filologico,
letterario, linguistico, etc., sia schemi di possibili lezioni sul testo di
Gregorio) e quello denominato “sitografia” (repertorio ragionato di
siti web in vario modo utili alla ricostruzione del tempo in cui
Gregorio visse e dei luoghi in cui egli operò).
Cliccando, ad esempio, su “opere”,
compare la seguente schermata con l’elenco completo delle opere agiografiche
del vescovo di Tours:
Se qualcuno degli utenti è
interessato, poniamo, all’In gloria martyrum, renderà attivo il
link relativo a questo testo e si troverà di fronte alla seguente
videata:
Essa consente una serie di
accessi guidati a questa singola opera: una guida alla lettura (con
le notizie per il suo inquadramento all’interno della produzione agiografica
di Gregorio), il testo latino, alcuni passi commentati che
rientrano nei percorsi didattici, l’indice dei nomi propri di persona
e di località geografiche presenti nell’In gloria martyrum, un
corpus di immagini riferite a persone, luoghi, episodi che
Gregorio cita in questo testo.
Fin qui una
navigazione, per così dire, guidata, ma è possibile anche una navigazione
libera, assai utile soprattutto sul piano della ricerca personale.
Tutti i testi possono, infatti,
essere "raggiunti" mediante delle queries, digitate all'interno
dell’apposita finestra, che si apre cliccando sul bottone "ricerca",
accessibile da ogni pagina. Il motore di ricerca consentirà di
reperire una forma, o meglio una sequenza di caratteri (che può essere anche
solo una parte di una forma o di più forme) all'interno di un testo e di
vederla inserita nel suo contesto.
Facciamo un esempio. Digitando il
sostantivo/aggettivo inimicus (usato spesso da Gregorio per indicare
il diavolo) e restringendo la ricerca, per comodità di tempo, al solo In
gloria martyrum, il motore di ricerca ce ne indica le relative
occorrenze:
Cliccando sulla hotword
corrispondente a In gloria martyrum 9, si apre il testo del capitolo,
corredato da una serie di bottoni, posti nei due frames
collocati nella cornice del testo:
Nel frame in basso
troviamo alcuni bottoni (comuni a tutte le pagine) che formano, per
così dire, la cassetta degli attrezzi necessari a chi lavora sul testo, con
finalità sia didattica sia di ricerca.
Passiamoli in rapida rassegna.
Il bottone "indice"
rinvia, ogni qual volta lo si voglia, all’indice della copertina e di qui
agli altri indici che vi ho mostrato e descritto precedentemente.
Il bottone "mappe”
ha lo scopo di facilitare l'orientamento geografico in riferimento alle
numerosissime località citate nel corpus agiografico di Gregorio.
Ogni carta può, ovviamente, essere ingrandita a proprio piacimento:
Il bottone "cronologia"
rinvia ad una tavola sinottica dei principali avvenimenti accaduti nel
corso del VI sec., con al suo interno una rubrica relativa alla vita di
Gregorio (accadimenti più importanti della sua vita e cronologia della sua
produzione letteraria). Le finalità sono simili a quelle già enunciate a
proposito delle carte geografiche. Anche la timeline vuole essere,
dunque, uno strumento di orientamento, questa volta però in senso temporale.
Gli ultimi due bottoni
riguardano risorse già precedentemente illustrate, ovvero il corpus
delle opere agiografiche di Gregorio e l'accesso al motore di ricerca.
Passiamo ora al frame
posto a sinistra del testo. Trattandosi di un testo inserito in uno dei
percorsi didattici, esso è stato “lavorato” in questo senso. Contiene
pertanto una serie di bottoni collegati a materiali di varia natura,
tutti però riferiti a questo solo testo.
Il bottone
"Tradizione" apre una o più pagine in cui sono riprodotte le immagini
dei manoscritti che ci hanno tramandato il testo in esame (in alcuni casi
tutti, in altri solo i più importanti). E’ questa una risorsa molto
importante ai fini sia della didattica sia della ricerca universitaria,
essendo il testo di Gregorio, nell’edizione critica corrente,
tutt’altro che affidabile.
Cliccando
sull’immagine di uno dei manoscritti è possibile averne una visione a tutto
schermo.
Il bottone "Fonti"
dispiega davanti ai nostri occhi, uno di fianco all'altro, il testo di
Gregorio e quello di Evagrio Scolastico, scrittore coevo del vescovo di
Tours, autore di una Storia della Chiesa, dove al cap. 36 del IV
libro viene riportato, con alcune varianti, lo stesso episodio narratoci da
Gregorio.
La possibilità di confrontare i
due testi permette non solo di mettere a fuoco il problema della conoscenza
del greco da parte di Gregorio e l’altro, non meno importante, del dove egli
abbia attinto la straordinaria massa di miracoli che ha raccolto, ma anche
di capire, attraverso l’esame della portata e della natura dei personali
interventi sulle fonti, il suo modo di lavorare e di apprezzarne la grande
vena narrativa.
Alla sezione “auctores”
rimanda l’apposito bottone. Sono qui registrate le riprese di
termini, di iuncturae e di espressioni già attestate nella precedente
tradizione letteraria. Si comprende bene come un’accurata indagine in questo
senso possa contribuire a gettare finalmente luce sul dibattuto problema del
tipo e del livello di cultura del nostro agiografo.
I due bottoni che seguono,
“lingua” e “stile” sono di tipo più squisitamente letterario e
intendono costituire un accessus al particolare registro
linguistico-espressivo del vescovo di Tours. Apriamo la scheda dedicata alla
“lingua”:
Oltre a contenere delle
considerazioni generali sulla lingua di Gregorio, sono qui presi in esame
tutti i fenomeni linguistici (ortografici, morfosintattici e lessicali) che
in questo brano sono degni di particolare attenzione. Si noteranno in questa
scheda dei segni posti accanto alle citazioni latine. Essi, cliccati,
evidenziano immediatamente le relative parole all'interno del testo posto a
fronte. Le parole calde (sermo humilis; rusticitas; etc.),
attivano dei links che rimandano ipertestualmente ad altre schede di
approfondimento.
Quanto detto per il bottone
“lingua” vale anche per quello denominato “stile”:
E veniamo all’ultimo bottone,
pigiando il quale si accede all' “iconografia”. Disciplina non di
poco conto per la ricostruzione di un periodo storico-letterario, nel nostro
caso essa costituirà una sorta di commento figurato al testo. Per il brano
in esame abbiamo ritenuto utile riportare due immagini:
La prima è la Theotokos
raffigurata in un mosaico del VI sec. conservato nella chiesa di Sant'Apollinare
Nuovo in Ravenna. L’abbiamo scelta per l’evidente corrispondenza tra questa
rappresentazione della “Madre di Dio” e la descrizione della Madonna fatta
dal fanciullo ebreo miracolato, protagonista del racconto di Gregorio.
La seconda immagine riproduce un mosaico datato tra la fine del V e l'inizio
del VI secolo, conservato al Louvre di Parigi, che raffigura un ebreo nella
fornace, come recita la didascalia.
Molto ancora
avrei da dirvi e da mostrarvi. Ma il tempo stringe e dobbiamo
necessariamente porre fine al breve tour all’interno
dell’applicazione a cui stiamo lavorando.
Chiudo con una riflessione
metodologica. Come sappiamo, le tecnologie informatiche nella didattica
possono apportare un contributo puramente strumentale, che non incide sulla
qualità culturale dell'insegnamento e dell'apprendimento, "oppure esse
possono essere viste come ambienti di formazione dell'esperienza e della
conoscenza ... (e) il ruolo che svolgeranno tenderà ad essere ben più
impegnativo, anche e soprattutto sul piano epistemologico".
E’ in questa seconda direzione che si muove il nostro progetto, con
l’intento di contribuire a insegnare agli studenti “ad imparare come si
impara”.
Sintesi dei lavori
della Commissione tecnico-scientifica incaricata dal Ministero della
Pubblica Istruzione di individuare le conoscenze fondamentali su cui si
baserà l'apprendimento dei giovani nella scuola italiana nei prossimi
decenni", a cura di Roberto Maragliano (13/5/97).
Il documento é
disponibile presso:
http://www.edscuola.com nel settore Archivio.
Cfr. L. Landi, La
scuola senza pareti. Come cambia la didattica nell’era telematica,
in Didattica, Societa', Cultura, Mercato: le nuove frontiere di
Internet, Atti del Convegno NIR-IT ’98 (Milano 13-14-15
gennaio 1998), CD-Rom n. 10 di PC Interactive – Mondadori, 1998 e in
Quipo Web, marzo 1998, pp.14-20.
|